Sottobicchiere in jeans

by Ginevra

Sulla mia scrivania non manca mai un bicchiere o una tazza per sorseggiare mentre lavoro.

E’  un piccolo piacere che mi permette ogni tanto di fare una breve pausa e prendermi cura di me. Ma questa abitudine stava mettendo a dura prova le vecchie superfici di legno a causa di graffi e macchie di liquidi.

Da questa esigenza è nata un’ idea di recupero creativo (UPCYCLING).

Usando scarti di un altro progetto in jeans ho realizzato un sottobicchiere comodo ma bello.

Con la stessa tecnica e qualche paio di jeans da recuperare potete costruire anche un set di tovagliette da colazione.

Si parte realizzando una fettuccia con vecchi jeans, se non sai come fare l’ho spiegato nel tutorial del porta piante in jeans di recupero, che puoi trovare qui.


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  • Unisco 3 di questi ritagli con il punto a zig zag per creare una fettuccia unica.

 

  • dispongo gli altri 5 paralleli tra loro, distanti qualche millimetro l’uno dall’altro e li intreccio tramite la fettuccia più lunga.

 

  • taglio gli eccessi di fettuccia in modo da rendere il lavoro regolare e simmetrico.

 

  • fermo tutto con una cucitura all’inizio dell’intreccio e una alla fine.

 

  • decido di decorare le estremità con una stoffa a fantasia, questa dovrà misurare 4 cm di lunghezza in più del sottobicchiere e 6 cm di larghezza.

 

  • decido di decorare le estremità con una stoffa a fantasia, questa dovrà misurare 4 cm di lunghezza in più del sottobicchiere e 6 cm di larghezza.

 

  • cucio la stoffa sopra la cucitura già fatta, dritto contro dritto e con il margine di 1 cm.

 

  • successivamente piego gli eccessi laterali verso l’interno e piego il resto della stoffa a mo’ di sbieco.

 

Questo tipo di accessorio può essere lavato a mano o in lavatrice, può essere ulteriormente riparato, se necessario. Si tratta di quello che mi piace considerare un recupero ad alta durabilità. essere creativi e amare i lavori manuali è bello, ma per renderlo anche ecologicamente significativo dobbiamo sempre considerare la realizzazione di cose utili in primis e solide in secundis.

Cerchiamo di non creare oggetti inutili o fragili che rischierebbero di tornare ad essere rifiuti indifferenziati nel giro di poche settimane o mesi. Amiamo le cose che creiamo e lasciamo che queste ci accompagnino per più tempo possibile.

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